{"id":960,"date":"2019-07-24T08:41:16","date_gmt":"2019-07-24T08:41:16","guid":{"rendered":"https:\/\/www.giochididattici.net\/?p=960"},"modified":"2019-07-24T15:51:26","modified_gmt":"2019-07-24T15:51:26","slug":"curricolo-verticale","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.giochididattici.net\/curricolo-verticale\/","title":{"rendered":"Indicazioni nazionali e curricolo verticale: idee e proposte operative"},"content":{"rendered":"\n
La domanda di formazione pi\u00f9 ricorrente negli ultimi tempi da parte dei Dirigenti Scolastici, su mandato dei rispettivi Collegi dei Docenti, riguarda l\u2019elaborazione di curricoli d\u2019istituto verticali<\/strong> a seguito della decisione normativa che, a partire dall\u2019anno scolastico 2013-2014, tutto il primo ciclo di istruzione sia costituito da Istituti Comprensivi. <\/p>\n\n\n\n Indice dei contenuti<\/p> L\u2019 esperienza degli Istituti Comprensivi si \u00e8 rapidamente diffusa a partire dalla met\u00e0 degli anni \u201990 su tutto il territorio italiano e si sta completando anche per effetto della legge n. 111\/2011 che pone il vincolo temporale appena ricordato. <\/p>\n\n\n\n Le Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell\u2019infanzia e del primo ciclo di istruzione<\/em>, pubblicate nel 2012, affermano che \u00abLa presenza, sempre pi\u00f9 diffusa degli istituti comprensivi consente la progettazione di un unico curricolo verticale e facilita il raccordo con il secondo ciclo del sistema di istruzione\u00bb. <\/p>\n\n\n\n Dal testo delle Indicazioni<\/em> si ricava la legittimazione della domanda dei Collegi dei Docenti per avere proposte operative o comunque suggerimenti metodologici per conseguire questo obiettivo. <\/p>\n\n\n\n Il curricolo d\u2019istituto<\/em> non \u00e8 una novit\u00e0 nelle scuole dell\u2019autonomia in quanto \u00e8 espressione della libert\u00e0 di insegnamento e, al tempo stesso, esplicita le scelte della comunit\u00e0 scolastica e l\u2019identit\u00e0 dell\u2019istituto. Proprio nel Regolamento dell\u2019autonomia (DPR n. 275\/1999) al Cap. III vengono introdotte tre innovazioni nel sistema scolastico italiano: le Indicazioni nazionali<\/em>, il curricolo di istituto<\/em>, la valutazione <\/em>e lacertificazione delle competenze<\/em>. <\/p>\n\n\n\n La costituzione del curricolo rappresenta il processo attraverso il quale si sviluppano e organizzano la ricerca e l\u2019innovazione educativa. Dall\u2019art. 8 all\u2019art. 10 del DPR 275\/1999 sono definiti i compiti dello Stato in materia di sistema scolastico e formativo e i compiti che spettano alle singole istituzioni scolastiche autonome. <\/p>\n\n\n\n \u00abOgni scuola predispone il curricolo all\u2019interno del Piano dell\u2019offerta formativa con riferimento al profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione, ai traguardi per lo sviluppo delle competenze, agli obiettivi di apprendimento specifici di ogni disciplina\u00bb. <\/p>\n\n\n\n L\u2019itinerario scolastico dai tre ai quattordici anni, pur abbracciando tre tipologie di scuole caratterizzate ciascuna da una specifica identit\u00e0 educativa e professionale \u00e8 progressivo e continuo. Per questo assumono particolare rilievo il processo e l\u2019esito dell\u2019elaborazione del curricolo verticale; esso deve coniugare esigenze di continuit\u00e0 e di unitariet\u00e0 dell\u2019offerta culturale e formativa.<\/p>\n\n\n\n Sulla base dell\u2019esperienza personale e professionale, mi permetto di segnalare un possibile percorso metodologico-operativo per aiutare il Collegio unitario dell\u2019Istituto Comprensivo alla elaborazione del curricolo verticale. <\/p>\n\n\n\n Ci sono, a mio avviso, alcuni passaggi obbligati. Prima di tutto, la definizione in termini di competenze, condivise e assunte responsabilmente dall\u2019intero Collegio, del Profilo dello studente<\/em><\/strong>. <\/p>\n\n\n\n Questo \u201cdescrive\u201d, in forma essenziale, le competenze riferite alle discipline di insegnamento e al pieno esercizio della cittadinanza che un ragazzo\/ragazza deve mostrare di possedere al termine del primo ciclo di istruzione. <\/p>\n\n\n\n Quindi, tutti i docenti del Collegio unitario si confrontano sulle Indicazioni nazionali e condividono le competenze da far acquisire agli allievi alla fine del primo ciclo e le articolano in due grandi categorie:<\/p>\n\n\n\n Le Indicazioni<\/em> costituiscono, infatti, il quadro di riferimento per la progettazione curricolare affidata alle scuole; sono un testo aperto, che la comunit\u00e0 professionale \u00e8 chiamata ad assumere e\/o contestualizzare, elaborando specifiche scelte relative a contenuti, metodi, organizzazione e valutazione, coerenti con i traguardi formativi previsti dal documento nazionale. <\/p>\n\n\n\n Al riguardo il Collegio dei Docenti unitario ne prende visione, le analizza e le confronta con i curricoli gi\u00e0 elaborati in precedenza per le diverse tipologie di scuole presenti attualmente nell\u2019Istituto Comprensivo allo scopo di cogliere analogie, differenze, coerenze e\/o ridondanze. <\/p>\n\n\n\n In ogni caso, il Collegio unitario dei docenti \u00e8 chiamato a definire il Profilo dello studente al termine del I ciclo<\/em><\/strong>. Questo permetter\u00e0 di definire gli step intermedi (traguardi per lo sviluppo delle competenze<\/em><\/strong>) da raggiungere nella scuola primaria e nella scuola dell\u2019infanzia, secondo criteri di coerenza, di continuit\u00e0, di sviluppo graduale e progressivo.<\/p>\n\n\n\n Lo schema <\/em>seguente rende l\u2019idea del processo progettuale articolato sugli 11 anni.<\/p>\n\n\n\nVerso il completamento del nuovo assetto istituzionale del I ciclo di istruzione<\/span><\/h2>\n\n\n\n
Un possibile percorso di ricerca progettuale<\/span><\/h2>\n\n\n\n